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Autore io ballo da sola
gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 19-04-2003 14:14  
Dietro la sublime toscana tornano le maschere di Bertolucci che dipinge un quadro ben riuscito, un quadro estetico che si "illude" di dover esprimere la realtà tramite lo smascheramento delle nostre più profonde zone ispiratrici ,utilizzando una forografia romantica ma a tratti fin troppo appesantita. E' un film sulla nuova modernità, scandito da nobili gossip e malintesi, velate intuizioni amicali. Gioca sull'incomprensione, dando ad ogni personaggio una peculiarità fin troppo statica, compensata comunque dalle sfumature caratteriali della giovane Liv, immersa in un mondo di artistoidi. Lei, la più vera avrà la possibilità di saggiare i propri impulsi destreggiandosi tra notevoli strettoie. Quello che mi chiedo è se un film come questo sia sul futuro come disgregazione o sia base del romanticismo pollitically uncorrect. Tempi moderni forse?
Abbiamo tutto, anche il capriccio del piccolo principe che vuole a tutti costi la dama per farci palpitare fino all'ultimo!
A chi si concederà; forse all'ultimo a cui pensavamo.
bravo comunque Bertolucci ad ancorare il racconto a dettagli quotidiani facilmente condivisibili. La sceneggiatura è ottima come del resto la recitazione(anche Liv povera!).
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 19-04-2003 18:23  
"Oggi non sento più la presenza rassicurante dei modelli, modelli amati e ricercati fuori dalla convenzione, che ha accompagnato non solo il mio cinema ma tutto il cinema degli anni Sessanta. In questo momento provo un certo disagio, una certa fatica a riguardare un vecchio film. Mi manca un po' la terra sotto i piedi, perché ho sempre vissuto in questa mia tranquilla passione per il cinema. Negli anni Sessanta dicevo che per un'inquadratura di Godard ero pronto a uccidere e a farmi uccidere. Adesso non mi esprimerei più così. Sono in un'altra fase e sento che, in questo caso, il personale coincide con una certa obiettività. Il modo di navigare nel presente che hanno i giovani di oggi possiede una tale grazia, una tale ironia, una tale naturalezza, che mi viene quasi voglia di perdonare la loro mancanza di conoscenza del passato. È inutile sperare che la memoria di un diciottenne vada indietro oltre Pulp Fiction. Prima ciò mi angosciava, oggi lo accetto come un dato difatto. In effetti la mia generazione è tutta costruita sulle radici, sul passato. Il taglio del cordone ombelicale operato dai giovani negli ultimi anni lo trovo... eccitante. Ne sono affascinato perché "io sono una macchina da presa" e la macchina da presa è affascinata da ciò che ha davanti, si mangia il presente, è il suo nutrimento. E oggi il presente è questo. Per questo sono arrivato al punto non solo di accettarlo, ma di tentare, se possibile, di subire un piccolo contagio».
B.Bertolucci un po' rassegnato?

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Trovo una difficoltà grandissima a congiungere gli estremi della vita e immettere Mallory in centro di gravità permanente, costruire un sogno cinefilo dove tutti siam d'accordo, e si dice: "bello, brutto, fa schifo"

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 20-04-2003 22:25  
e c'è anche chi la pensa così, ma sbaglia secondo me:
" Cos'è "Io ballo da sola?". La versione matura de "Il tempo delle mele".
Bertolucci si è trasformato in un Humbert Humbert che insegue la sua Lolita-Liv Tyler, in una Toscana di plastica.
In una villa si aggirano personaggi stilizzati e inconsistenti che ciarlano di sciocchezze fingendo di dire cose profonde. La sceneggiatura di Susan Minot (la scrittrice minimalista americana autrice di "Scimmie") non approfondisce i ruoli e Bertolucci mette in scena personaggi incapaci di trasmettere emozioni, fatta eccezione per Jeremy Irons, unico personaggio profondo e toccante. Per il resto è imbarazzante vedere attori come Carlo Cecchi e Stefania Sandrelli aggirarsi nel film come meteore per sparire nel nulla senza avere lasciato nulla.
E' che dire poi dell'uso della musica? Da Verdi alla compilation rock di successo c'è una voragine apparentemente incolmabile. Bertolucci l'ha riempita tutta.
Come se non bastasse il regista non sa più filmare i paesaggi e, di conseguenza, la realtà che li circonda. In "Io ballo da sola" la campagna toscana non ha vita. Non percepiamo né quelle sensazioni di carnalità e fisicità che ci trasmettevano la pianura padana messa in scena in innumerevoli film, né la freddezza e l'asetticità della Roma fascista de "Il conformista.
Che tristezza vedere Bertolucci alla televisione (la tanto odiata televisione) rilasciare interviste sull'olio e il vino toscano. Il regista parmense ha affermato spesso di essersi allontanato dall'Italia perché incapace di seguirla, di raccontarla. E' vero. Bertolucci non sa e non può raccontare la realtà italiana perché si è trasformato in uno dei personaggi vuoti di "Io ballo da sola". Radical chic miliardari che vivono nel loro eremo dorato, disquisendo dei problemi italiani con una sufficienza snobistica.
Non si possono spiegare altrimenti, ad esempio, i patetici, infantili riferimenti alla nostra società che il regista mette timidamente in scena. L'antenna televisiva che viene piantata di fronte alla villa della famiglia ne è solo un esempio. Fellini aveva raccontato questo nel suo ultimo e peggior film "La voce della luna" del 1990 e già allora tutto sembrava così vecchio, così inutile.
Rabbrividiamo leggendo che il prossimo lavoro del regista dovrebbe intitolarsi "1968", atto terzo della sua trilogia sull'Italia. Noi spettatori non abbiamo bisogno di inutili prediche moralistico-politiche. Vogliamo soltanto vedere del buon cinema. Bertolucci accantoni l'Italia e i suoi problemi, acquisti i diritti di un buon romanzo (allontanandosi dalla fase di scrittura, la più pericolosa) e c'incanti ancora con i movimenti della sua macchina da presa.
"
Il signore qui sopra forse non ha capito che Bertolucci ha fatto un ottimo lavoro, di adattamento al cinema moderno azzardando e convicendo. facile scagliarsi contro!
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 20-04-2003 23:38  
Bertolucci è...

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 21-04-2003 00:00  
i tempi cambiano mattia! Scardinato, inconcludente, forse malinconico, statico, ma rimango della mia idea come altri suoi film. Sono stanco ma tornerò sull'argomento!
Dire che è un pessimo regista? O i miei dubbi.Magari dammi una motivazione oltre io ballo da sola!

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Trovo una difficoltà grandissima a congiungere gli estremi della vita e immettere Mallory in centro di gravità permanente, costruire un sogno cinefilo dove tutti siam d'accordo, e si dice: "bello, brutto, fa schifo"

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 21-04-2003 06:00  
non credo che Bertolucci abbia mai cercato di sdoganare il cinema americano. Credo che sia sempre stato un esteta al limite tra cinema e poesia e per quanto lui diceva "poesia e cinema sono la stessa cosa". Non posso dire certamente che IO BALLO DA SOLA possa essere per qualità tecnica IL CONFORMISTA o LA LUNA. Bertolucci è sempre stato un intuitivo e sebbene seguisse una certa coerenza nei suoi temi, è sempre riuscito ad imbarazzare il mondo. Tempo fa ascoltavo alla radio, una tizia che raccontava l'epoca d'uscita de L'ULTIMO TANGO A PARIGI, e quanto scalpore avesse innescato; si evince che Bertolucci non è certo un regista di genere, quanto d'ambizione, quasi volesse sedurre tramite la camere.
Anche in IO BALLO... è stato, nella sua rassegnazione piutttosto bravo nel riappropriarsi delle sue capacità illustrative; senza necessariamente l' impegno politico o sociale che l'ha contraddistinto ne IL CONFOFORMISTA o LA LUNA. In IO BALLO ha voluto semplicemente(Cfr intervista) esssere malizioso.
"ma cosa faccio in mezzo ai ragazzini?" si chiedeva?
Io credo che abbia voluto giocare sugli archetipi della moda. Stop. Bertolucci non è facile da definire ma anche considerarlo pessimo.....mmm

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jena1997

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 229
Da: Torino (TO)
Inviato: 22-04-2003 09:10  
Io ballo da sola è un film inconcludente, con una sceneggiatura inesistente, ed enormemente sopravvalutato come spesso accade ai cosidetti "film d'autore". E' un'esercizio di stile superfluo e davvero inconsistente (spesso irritante, ma questa è un'opinione personale). Di sicuro un'ottimo affresco delle colline toscane che farebbe la sua gran figura a Linea Verde.
Jena
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"Quello che la gente ama più dell'eroe è vederlo cadere."

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nice74

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 243
Da: Nice ville (es)
Inviato: 22-04-2003 09:49  
Se mi assicuri che la fotografia di Linea verde è agli stessi livelli me lo guardo sicuramente!
Sulla sceneggiatura sono d'accordo, ma sulla rappresentazione del paesaggio toscano assolutamente no.
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Ho visto gente andare, perdersi e tornare e perdersi ancora.
E con le stesse scarpe camminare per diverse strade o con diverse scarpe su una strada sola.

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jena1997

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 229
Da: Torino (TO)
Inviato: 22-04-2003 10:37  
...era un'esagerazione per dire che sarebbe un ottimo documentario, più che un buon film.
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"Quello che la gente ama più dell'eroe è vederlo cadere."

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 22-04-2003 13:04  
quote:
In data 2003-04-22 09:10, jena1997 scrive:
Io ballo da sola è un film inconcludente, con una sceneggiatura inesistente, ed enormemente sopravvalutato come spesso accade ai cosidetti "film d'autore". E' un'esercizio di stile superfluo e davvero inconsistente (spesso irritante, ma questa è un'opinione personale). Di sicuro un'ottimo affresco delle colline toscane che farebbe la sua gran figura a Linea Verde.
Jena


Concordo, è un esrcizio di stile, lui stesso sembra ammetterlo dall'intervista da me postata. La sceneggiatura è essenziale come doveva essere, ma essenziale perchè così era la scelta giusta!
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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 06-08-2003 10:00  
"Io ballo da sola".Segno della raggiunta indipendenza,di kinghiano passaggio da adolescenza a maturità.Si,va bene....affatto."Io ballo da sola"è un titolo fuorviante,sicuramente inadeguato.Bisogna fare caso al titolo originale "Stealing Beauty","bellezza che cattura" e non la tanto citata "bellezza rubata".Qui non è questione di furti o violenze,archittetoniche o sessuali che siano,è questione di stile."Stealing Beauty"è davvero un esercizio di stile,concordo con chi afferma questo,ma ad avercene di esercizi stilistici del genere.Il compiacimento estetico nel mostrare il Chianti come magnifico sfondo,la lussuriosa insistenza sulle scene più passionali.in un certo qual modo portatrici di "bellezza"se visti nell'ottica della lolitesca verginella,la rappresentazione artistico-scultorea che dà quel tocco in più,l'aderente e frizzante commento musicale sono tutti elementi di un quadro pieno di armonia e passione per le "belle cose"da far commuovere.E' vero.I personaggi attorno a Lucy sono forse un po'troppo ridotti a macchiettama è proprio per la loro intrinseca funzione di "poggiaspalla"narrativi a Lucy,unico e indiscutibile centro e fulcro del film.Tutto attorno a Lucy si muove,tutto si impone,tutto si accende.E'innegabile che questo commento,in quanto personale,sia influenzato da fattori non proprio cinematograficamente o letteriaramente rilevanti,ma ciò non toglie che è raro vedere come una simile femminilità sia resa assoluta protagonista in un film:di personaggi femminili simili ce ne sono stati,ma sempre e comunque vincolati ad una storia o ad un rapporto con altri personaggi:qui invece tutto è in completa autonomia,in una sorta di meta-voyeurismo dello spettatore che "buca"lo schermo per raggiungere l'inafferrabile Venere di celluloide.L'apoteosi della bellezza in questo film è qui,riassunta in una sensualità seppure "di plastica",che.,casualmente(guarda un po')con alcune magnifiche pagine di un romanzo come "Il Gattopardo",fa sembrare il film ciò che forse non è,ma che farà parte di una personale esperienza.Bertolucci,bnonostante faccia leva proprio sulla componente fisica e carnale della "bellezza"se così si può dire.si mette a freno.Notoriamente pervaso da una volntà di stupro ideologico(come non vomitare ancora oggi al ricordo dell'indecente finale di "Novecento")nonchè mentale,come ebbe a dire una a suo dire umiliata e offesa Maria Schneider sul set di "Ultimo Tango"("sentivo il suo sguardo voluttuoso sulla mdp mentre mi violentava.MI HA RUBATO LA VERGINITA'")qui invece ha la bontà e il buon senso di non esagerare in nessun senso,dando nello stesso tempo allo spettatore impegnato e a quello più casereccio di intrattenersi egualmente.Certo,per quanto detto la tesi sopracitata del regista-ossessionato potrebbe anche starcio,ma tuttavia non è certo la chiave di lettura primaria.Piuttosto quel l'insopprimibile bisogno di terreneità dell'uomo misto all'altrettanto insopprimibile componente metafisica(le sculture,le poesie,le canzoni,tutte ways of making art)sono la fascinosa corteccia costitutiva di questo film.
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sono un bugiardo e un ipocrita

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spider86

Reg.: 30 Lug 2003
Messaggi: 347
Da: torino (TO)
Inviato: 08-08-2003 21:03  
Concordo
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Cinefila

Reg.: 07 Mar 2003
Messaggi: 1087
Da: PESCARA (PE)
Inviato: 09-08-2003 00:20  
Non amo Bertolucci.
A volte ho l'impressione che sia in grado solo di fornirci balorde "educazioni alla vita" usando il sesso, altre ke sia terribilmente puritano.
"Io ballo da sola" ha come pregi una deliziosa elegantezza di fondo e splendidi paesaggi: il resto è già visto, inconsistenza ed inutilità allo stato puro.
Ottime le interpretazioni, meno convincenti i personaggi a mio parere "statici" e "stretti" in 1 ruolo fisso appioppato loro dal regista sin dall'inizio...
Inoltre, visto da 1 certo punto di vista, "Io ballo da sola" fa parte anche di quei film "riusciti a metà"; il finale (sulla serie della "Locandiera di Goldoni in cui la bella sceglie lo sfigato di turno) l'ho trovato banale e fastidioso.

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Noi siamo gli stranieri
Del mondo intero
Dovunque noi siamo
Noi siamo fuori
O Notre Dame
E noi ti domandiamo
Asilo Asilo

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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 09-08-2003 00:46  
Nemmeno io stravedo per Bertolucci più che altro per i soggetti dei suoi film che mai più di tanto mi hanno interessato (a parte forse Ultimo tango..).
Però è innegabile che ha uno straordinario occhio cinematografico,un suo stile riconoscibilissimo come solo i grandi riescono ad imprimere in ogni loro fotogramma girato.
E vi dirò Io ballo da sola (maledette traduzioni italiane) sarà anche un film "disimpegnato", i personaggi sembrano tutti vivere in una loro oasi felice ove coltivare le propie pulsioni artistiche in un ideale eden geografico-politico? che è la toscana, ma non è forse propio ciò un elogio alla bellezza,al tempo che scorre lentamente perchè forse solo così ci si accorge delle piccole cose..?
Voglio dire ok Bertolucci si sarà forse un pò imborghesito ma perlomeno ha radici "nobili" ancorate in quel periodo straordinario che furono gli anni 70.
Il prossimo "The dreamers" sarà incentrato propio in questo periodo.
Se tutto ciò che le nuove leve possono offrire è un Muccino evviva Bertolucci
_________________
No hay banda,non c'è una banda
è tutto..tutto registrato
No hay banda...eppure
Noi sentiamo una banda

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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 09-08-2003 00:50  
a dimenticavo una cosa Bertolucci un puritano? no guardate che probabilmente si trattiene un poco perchè teme che qualcuno della censura....vada a procurarsi del burro..
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No hay banda,non c'è una banda
è tutto..tutto registrato
No hay banda...eppure
Noi sentiamo una banda

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